Calice Ligure
Già possesso dei Del Carretto di Savona, poi marchesi di Finale, subì la dominazione spagnola dal 1598 al 1713, quando fu acquistato dalla Repubblica di Genova. Conserva poche tracce del suo passato, trincee di età napoleonica e un ponte romano sul tracciato della via Julia Augusta in località Pian dei Corsi. Si può ammirare la chiesa parrocchiale di San Nicolò edificata nel XVII sec. sui resti di una fabbrica duecentesca; presenta una facciata barocca a due ordini, decorata di stucchi, e una cupola sostenuta dai pilastri laterali. Accanto ad essa si trova l'oratorio di San Carlo Borromeo. La chiesetta di Santa Liberata, edificata nel 1550, fu restaurata nel settecento. Sulla strada per Finalborgo si incontra la chiesa di San Sebastiano, con tre navate e abside quadrangolare, e con un bel portale rinascimentale. Mentre la chiesa di Santa Liberata edificata nel 1550 dedicata alla Madonna della Rocca, fu successivamente restaurata nel settecento. Negli anni '60 Calice Ligure fu meta di diversi artisti attratti dall'estrosità e dalla bravura del pittore genovese di origine calicese, Emilio Scanavino. Il paese ha saputo tener vivo l'interesse per l'arte ed oggi è sede del Museo d'Arte Contemporanea “Casa del Console”, parte di una raccolta di opere d'arte il cui nucleo principale è stato dedicato alla memoria del gallerista torinese Remo Pastori.
Territorio
Frazioni: Carbuta
Giorno festivo: 3 maggio
Patrono: San Nicolò