Villanova d'Albenga
Borgo murato medievale, centro agricolo situato nella fertile piana alla confluenza del Lerrone con l’Arroscia. Nel 1206 venne ceduto dai marchesi di Clavesana al libero Comune di Albenga che ricostruì ex novo le fortificazioni a partire dal 1250. Passata sotto il controllo genovese, Villanova seguì le vicende di Albenga condividendone il declino. Con l’annessione al Regno di Sardegna (Congresso di Vienna, 1815) iniziò un periodo di maggiore tranquillità. La chiesa di Santo Stefano in Pian Cavatorio, costruita nel XII secolo in forme romaniche, venne in seguito modificata. Fuori dalla cinta muraria si può ancora vedere la sua posizione originaria prima che venisse costruito il borgo nuovo. Ha un protiro in facciata, ed è affiancata da una torre campanaria cuspidata e aperta a bifore, perfettamente conservata. La chiesetta di Santa Maria della Rotonda, edificata nel 1520, è di origine rinascimentale e a pianta centrale, affiancata da un tozzo campanile cuspidato. Nei pressi sorge la piccola chiesa barocca di Nostra Signora delle Grazie. Le principali risorse provengono dalla coltivazione della frutta e dei fiori, in particolare le sue viole che sono conosciute in tutta Europa.
Territorio
Frazioni: Bossoleto, Coasco, Ligo, Marta
Giorno festivo: 26 dicembre
Patrono: Santo Stefano