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Provincia di Savona

La Provincia di Savona fa la conta dei danni provocati dal maltempo

Il Presidente Olivieri: "il nostro Territorio ha bisogno di un piano straordinario per la viabilità"
Data news: 
Mar, 03/12/2019

La Provincia di Savona fa la conta dei danni provocati dal maltempo, il Presidente Olivieri: “il nostro Territorio ha bisogno di un piano straordinario per la viabilità, chiediamo al Governo, come già fatto con il Ministro De Micheli e i Sottosegretari Margiotta e Valente negli incontri del 25 novembre e nei successivi contatti, di attivarsi senza indugio per lo stanziamento delle somme necessarie ad affrontare le urgenze e per progettualità mirate alla sicurezza delle infrastrutture stradali a tutela e garanzia della Comunità e del Comparto economico”.

Savona, 3 dicembre 2019. La recente ondata di maltempo che ha colpito la Liguria, ed in particolare il savonese, si è rivelata un evento eccezionale per quantitativi di precipitazioni, con pesanti ripercussioni sul territorio e le sue vie di comunicazione.

La Liguria e la provincia di Savona hanno vissuto, a più riprese, tra ottobre e novembre, condizioni di maltempo talmente severe da mandare letteralmente in corto circuito il nostro Territorio, colpendo duramente infrastrutture e viabilità, dichiara il Presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri.

Effetti devastanti che si sono tradotti in numerose Strade provinciali interrotte da frane e smottamenti, in alcuni casi abbiamo assistito a veri e propri crolli delle sedi e carreggiate portate via dalla furia degli elementi. Interruzioni che hanno duramente colpito anche le nostre autostrade come l'A26, a percorrenza ridotta nei viadotti sottoposti a controllo con sensori, e l'A6 dove domenica scorsa parte di un viadotto è crollato, con circolazione interdetta al traffico, evento che nella sua tragicità non ha fortunatamente coinvolto persone. Una viabilità in ginocchio, un'emergenza per la comunità e il comparto economico costa – entroterra.

La Provincia di Savona, seppur con immense difficoltà, mancanza di risorse e poco personale, si è attivata immediatamente in sinergia con tutte le forze in campo, un lavoro di squadra che ci ha consentito, grazie anche al supporto della Regione, di risolvere quelle che ad oggi si sono rivelate le priorità imprescindibili. Mi riferisco in modo particolare alla Sp 29 Colle di Cadibona, interrotta da una frana importante e riaperta in tempi brevi se si considerano le condizioni in cui hanno dovuto operare i cantonieri, i tecnici e le ditte, un lavoro immenso, ancora in atto, per garantire il collegamento con la Valbormida e il fronte mare in un momento in cui l'autostrada A6, continuamente monitorata, risulta percorribile, per il primo tratto, a doppio senso.

Una situazione di emergenza, prosegue il Presidente Olivieri, che richiede, quindi, misure legislative e risolutive. Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha firmato ed inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile la relazione di ricognizione delle criticità e dei danni per 450 milioni di euro registrati a seguito delle perturbazioni che hanno interessato il territorio da ponente a levante. 85 milioni di euro di somme urgenze, 15 milioni per gli interventi di prima necessità e 350 milioni di euro per danni strutturali, che si aggiungono agli 80 milioni di euro già richiesti per la precedente ondata di maltempo.

I danni sul Nostro Territorio, ovviamente ancora in corso di valutazione, ammontano già al momento ad oltre 40 milioni di euro di somme urgenze, con oltre 60 tra interventi e cantieri già attivati, cifre e numeri impressionanti che fanno intendere lo stato di estrema fragilità dell'intero comprensorio savonese. Abbiamo bisogno di risorse per far uscire dall'isolamento la nostra provincia, i nostri porti, le nostre industrie, il nostro turismo.

Il Nostro Territorio, conclude il Presidente, merita un piano straordinario per la viabilità, il Governo deve attivarsi per progettualità mirate alla sicurezza delle infrastrutture stradali a tutela e garanzia della comunità e del comparto economico, occorre mettere in sicurezza una vasta area, perché nulla è stato risparmiato: strade, ponti, versanti, fiumi, torrenti.

 La Provincia come Territorio, singoli Comuni, Categorie Produttive, Comunità Tutta ed Ente hanno reagito, sono presenti e non si fermano, ma sono indispensabili strumenti certi per una vera e concreta programmazione immediata.”

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