Sinergia e collaborazione tra Enti a tutela di lavoro, salute e ambiente
Savona, 2 marzo 2021. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Regione Liguria, Provincia di Savona, Comune di Cairo Montenotte e ARPAL nei confronti di Italiana Coke che dovrà ora adeguarsi alle prescrizioni come indicato in sentenza e già nei primi tre mesi dovranno arrivare i primi adeguamenti. Per le modifiche più consistenti ci sarà più tempo ma entro il primo anno l'Azienda dovrà installare gli impianti per il monitoraggio delle emissioni delle ciminiere.
La sentenza del Tar nel 2019, a seguito di ricorso da parte dell'Azienda, aveva messo in discussione i provvedimenti Provinciali relativi alla Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata che prevedeva il proseguimento dell'attività rispettando però diversi obblighi ambientali. Dopo il ricorso degli Enti al Consiglio di Stato e in attesa del pronunciamento, le rilevazioni della qualità dell'aria dell'agosto 2020 evidenziarono un importante scostamento riguardo ai valori di presenza di Benzene e Benzo(a)pirene registrati nel Comune di Cairo Montenotte e Comuni confinanti. Venne quindi adottata una specifica Commissione Tecnica Regionale per effettuare tutte le verifiche e le valutazioni sulle fonti emissive.
La Provincia di Savona, sempre in stretta sinergia con gli altri Enti pubblici territoriali, ha portato avanti una lunga serie di iniziative e intensificato le attività di monitoraggio, attività che si rivelano oggi nella positiva sentenza emessa dal Consiglio di Stato. La Provincia di Savona in concerto con la Commissione Tecnica valuterà le eventuali future prescrizioni da mettere in atto ai fini della tutela di salute e incolumità pubblica.
Dichiarazione del Presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri:
“Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto. Questa è una vittoria ottenuta grazie alla stretta collaborazione tra Enti territoriali a vari livelli e che ha portato a risultati concreti. Quando abbiamo deciso di ricorre al Consiglio di Stato sapevamo che sarebbe stata una scelta difficile e probabilmente anche non compresa completamente, ma l'abbiamo fatto con senso di responsabilità e consci di seguire la strada più corretta.
Il risultato di questa sentenza ci ripaga di questi anni di attività in sinergia con gli altri attori Istituzionali e ci spinge a continuare la nostra collaborazione per tutelare sempre più la nostra salute, garantire il giusto miglioramento economico e la questione lavorativa e senza mai perdere di vista la cura ambientale. Sono certo che con l'Azienda sarà possibile avere un confronto sereno e aprire un dialogo mirato a raggiungere il miglior risultato comune per il bene del nostro Territorio.”