Verso una rivoluzione dell'Outdoor: gli Enti Locali uniscono le forze per dare nuovo impulso alla rete turistica
Raccogliendo le osservazioni di diversi Sindaci, la Provincia ha organizzato ieri un incontro con oltre venti Amministrazioni Comunali, dalla Val Neva a Vado Ligure, includendo il Litorale e i Territori dell’Entroterra, per discutere e proporre la possibilità di adottare strategie unitarie per la valorizzazione delle attività sportive outdoor. Questa componente, inizialmente avviata a livello locale, si è nel tempo estesa su un’ampia area della Regione, confermandosi come un elemento importante del Comprensorio Savonese, anche grazie alla capacità di allargare i mercati e destagionalizzare l’offerta turistica.
L'incontro di ieri segna un passo significativo verso la creazione di una forma di aggregazione tra Enti Locali, mirata ad armonizzare, da un lato, gli aspetti normativi esistenti, come la corretta conservazione delle strade forestali e dei sentieri dopo le piogge – infrastrutture di grande valore che richiedono attenzione per evitare compromissioni degli investimenti e l’aumento dei costi di manutenzione. Dall’altro lato, favorirebbe una migliore integrazione con gli Enti sovraordinati e
i soggetti attuatori, ottimizzando il coordinamento tra attività e servizi di supporto e i principali operatori del territorio.
La realizzazione di una struttura comprensoriale, volta a uniformare e condividere le procedure amministrative, punta a stabilire una rete di collaborazione tra tutti gli Enti coinvolti, nell’ottica di garantire una gestione efficace degli aspetti di controllo fondamentali, evitando di compromettere il contributo del settore privato e consolidando i punti di contatto strategici con esso. L’obiettivo è istituzionalizzare la rete escursionistica e delle falesie, definendo con chiarezza i percorsi dedicati a tali attività e assicurando un utilizzo stabile e sicuro; questo dovrà essere concretizzato attraverso la mappatura degli aspetti geologici, al fine di sviluppare criteri
chiari e oggettivi riguardo alla fruibilità dei sentieri, anche in condizioni meteo avverse. Un lavoro di questo tipo, dovrebbe permettere una gestione integrata dell’offerta outdoor, sia green che blue, distinguendo tra la componente active, che include attività come enduro e downhill, e la componente slow, che abbraccia escursionismo, trekking e arrampicata.
Il processo di stabilizzazione e regolamentazione rappresenterebbe, per la rilevanza del tema, il primo vero elemento di un’offerta diversificata a livello regionale. Questo approccio faciliterebbe l’intercettazione di nuove risorse e l’accesso a finanziamenti, ottimizzando al contempo il posizionamento sui mercati sia interni che esterni, risultando fondamentale per l’economia locale.