Obiettivi strategici del PTC: Piana di Albenga
a) Mantenere la competitività in ambito nazionale ed internazionale per le aziende produttive intensive della Piana di Albenga, con contestuale salvaguardia delle caratteristiche di "distretto ad alta specializzazione" centrato sulla produzione agricola e imperniato principalmente nei territori pianeggianti e pedecollinari dei Comuni di Albenga e Ceriale.
b) Portare a sistema le strutture esistenti di ricerca, assistenza alla produzione agricola, istruzione superiore e tecnica legata all'agricoltura, certificazione di qualità che, appartenendo ad Enti diversi o a privati, dovranno operare con una strategia comune anche attraverso il Centro Camerale per la sperimentazione ed assistenza agricola.
c) Consolidare il distretto "agro-industriale-commerciale" dell'Albenganese caratterizzato da una logica di sistema per le relazioni intersettoriali tra agricoltura e settori commerciale , artigianale e direzionale , con la creazione di un "Parco Agro-Tecnologico" con funzione di supporto alla produzione sia per l'aspetto puramente agrario o industrial-artigianale sia per ciò che riguarda l'aspetto economico e di mercato e l'assetto urbanistico del territorio;
d) Realizzare politiche diffuse di marketing delle imprese e dei prodotti;
e) Salvaguardare il terreno coltivabile affermando la specializzazione produttiva delle aree agricole;
f) Salvaguardare le risorse idriche in particolare nelle zone di agricoltura intensiva a contatto con i centri abitati costieri;
g) Individuare nuove aree attrezzate anche con infrastrutture telematiche per l'insediamento di attività e aziende che operano alla scala nazionale ed internazionale nel campo dell'innovazione, nei settori agricolo, industriale e del terziario avanzato, senza sottrarre risorse territoriali all'agricoltura della piana di Albenga;
h) Migliorare la qualità del sistema insediativo della piana agricola e la qualità urbana dei centri abitati mediante il riordino delle funzioni residenziali, commerciali, produttive e dei servizi, la riqualificazione degli spazi pubblici, il contenimento delle nuove previsioni insediative all'interno delle aree urbanizzate;
i) Organizzare ed integrare i servizi pubblici e di uso pubblico a livello di ambito al fine di ottimizzare il loro ruolo in relazione agli effettivi bacini di utenza in particolare per la scuola e la formazione;
j) Perseguire una maggiore strutturazione e qualità architettonico-ambientale dei tessuti artigianali-commerciali e coordinare le scelte localizzative dei nuovi tessuti specialistici funzionali alle esigenze della produzione;
k) Rafforzare i collegamenti verso il Piemonte, sulla direttrice Albenga - Garessio - Ceva mediante l'adeguamento ed il potenziamento della strada statale quale alternativa all'autostrada costiera;
l) Potenziare le relazioni tra costa e valli interne, attraverso il sistema dei nuclei di matrice rurale, come sistema di manufatti emergenti;
m) Affrontare il tema del riuso della linea ferroviaria litoranea in termini di:
- riconoscimento del significato progettuale del riuso alla dimensione generale e nel suo valore d'insieme e perseguimento di ipotesi di riutilizzo che sappiano porsi in termini di attrattività e di riconoscibilità;
- individuazione delle possibili azioni di riuso a carattere unitario per l'intero arco costiero mirate alla realizzazione di un sistema di trasporto pubblico innovativo con funzioni turistiche e di un itinerario pedonale e ciclabile di alto valore paesistico- ambientale e turistico quale progetto strategico di assetto territoriale integrato;
- definizione di progetti di riutilizzo capaci di risolvere le problematiche urbanistiche connesse al rapporto "asse ferroviario- insediamenti" nei diversi centri costieri al fine di un recupero delle aree dismesse centrali per funzioni ed usi urbani secondo l'obiettivo prioritario di abbattere le barriere costituite dai rilevati e ricucire i tessuti esistenti;
- ridefinizione del ruolo delle stazioni esistenti quali elementi centrali, strutturante e significativo della crescita urbana in grado di assolvere alle funzioni di nodo di interscambio dell'attuale sistema della mobilità;
n) Definire lo spostamento a monte della linea ferroviaria in relazione all'esigenza di:
- valutare i possibili effetti indotti dal progetto di raddoppio ferroviario sul sistema della mobilità ordinaria in relazione alla localizzazione degli impianti d'interscambio allo sbocco dei sistemi vallivi con creazione inevitabile di interferenze e/o sinergie nei confronti della rete esistente;
- realizzare l'integrazione tra le nuove stazioni e gli assetti urbani mediante la definizione dei collegamenti infrastrutturali;
- contenere gli impatti ambientali delle nuove opere in relazione alle forti necessità di salvaguardare le qualità paesaggistiche ed ambientali dei siti.